Privacy Policy

Vademecum del Garante della Privacy

Il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha pubblicato una versione aggiornata del vademecum “La scuola a prova di privacy”, che può essere reperita anche nella pagina tematica del sito del Garante dedicata al mondo della scuola (http://www.gpdp.it/scuola).
Il nuovo documento, che tiene conto delle modifiche introdotte dal Regolamento europeo in materia di protezione dei dati personali (GDPR) e che attualizza e amplia contenuti già presenti nel vademecum diffuso nel 2016, raccoglie anche i casi affrontati dal Garante con maggiore frequenza, in modo da offrire elementi di riflessione e di approfondimento per tutti coloro che interagiscono con l’ambiente scolastico.
La guida intende offrire un utile strumento per orientare il mondo scolastico nello svolgimento delle attività di trattamento dei dati di competenza e per assicurare la più ampia protezione dei dati delle persone che crescono, studiano e lavorano in tale settore.

Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati

Il Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, di seguito anche RGPD) e del Consiglio del 27 aprile 2016 «relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE», in vigore dal 24 maggio 2016, e applicabile a partire dal 25 maggio 2018, introduce la figura del Responsabile della Protezione dei Dati (RPD o in inglese DPO, Data Protection Officer) (artt. 37-39);

Il predetto Regolamento prevede l’obbligo per il titolare o il responsabile del trattamento di designare un RPD (DPO) «quando il trattamento è effettuato da un’autorità pubblica o da un organismo pubblico, eccettuate le autorità giurisdizionali quando esercitano le loro funzioni giurisdizionali» (art. 37, par. 1, lett. a);

Le predette disposizioni prevedono che il RPD (Data Protection Officer«può essere un dipendente del titolare del trattamento o del responsabile del trattamento oppure assolvere i suoi compiti in base a un contratto di servizi» (art. 37, par. 6) e deve essere individuato «in funzione delle qualità professionali, in particolare della conoscenza specialistica della normativa e delle prassi in materia di protezione dei dati, e della capacità di assolvere i compiti di cui all’articolo 39» (art. 37, par. 5) e «il livello necessario di conoscenza specialistica dovrebbe essere determinato in base ai trattamenti di dati effettuati e alla protezione richiesta per i dati personali trattati dal titolare del trattamento o dal responsabile del trattamento» (considerando n. 97 del RGPD).

Il 19 settembre 2018 sono entrate in vigore le nuove regole in materia di trattamento e libera circolazione dei dati personali pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale il 4 settembre 2018. È stato così recepito anche dall’Italia con il D. Lgs. n. 101/2018, il regolamento Ue 2016/679 (GDPR), che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati).

In adempimento delle prescrizioni di cui al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati, così come recepito dal D. Lgs n. 101/2018 si pubblica quanto segue:

  • Data Protection Officer (DPO) dell’I.C. di Torre Boldone:

Nome e cognome: Massimo Zampetti
Denominazione: Privacycert Lombardia S.r.l.
Via / Piazza: Pass. Don Seghezzi N. Civico 2
Città: Bergamo Cap. 24122
Provincia: BG
Telefono 035 413 94 94
Email: info@privacycontrol.it
PEC: lombardia@pec.privacycert.it
Sito web https://privacycontrol.it

Informazioni e aggiornamenti

  • Si possono usare i videofonini a scuola?  Gli scrutini sono pubblici?  Si possono filmare le recite scolastiche?  Le scuole possono installare telecamere? Scarica il Documento del Garante della Privacy  [pdf 948 KB]

Modifiche della politica della privacy

L’IC di Torre Boldone modificherà di volta in volta la presente policy della privacy. Qualora l’Istituto modifichi in termini sostanziali le modalità di trattamento dei dati personali dell’utente provvederà a modificare questa pagina.

Gli interessati hanno il diritto di chiedere la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, nonché di opporsi in ogni caso, per motivi legittimi, al loro trattamento.

Le richieste vanno indirizzate all’I.C. di Torre Boldone:

Dirigenza ed Uffici amministrativi

Via Donizetti, 9
24020 Torre Boldone (BG) Italy

Tel. +39 035 341209

email (ordinaria): bgic882009@istruzione.it
email (PEC): bgic882009@pec.istruzione.it  

Whistleblowing

Cosa è il whistleblowing?

È una misura per la prevenzione della corruzione nella Pubblica Amministrazione, di cui all’articolo 54-bis del decreto legislativo 165/2001, menzionata nel Piano Nazionale Anticorruzione e ripresa dal Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione della Lombardia (punto 5.5.)

Si applica anche al mondo scolastico?

Sì. Con la Delibera n. 416/2016, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha individuato nel Direttore Generale dell’Ufficio scolastico regionale il Responsabile della prevenzione della corruzione per le istituzioni scolastiche, cui vanno inviate le segnalazioni di fatti che configurano ipotesi di corruzione, limitatamente alle scuole.

Come funziona?

Docenti, personale ATA, Dirigenti scolastici o altri pubblici dipendenti che abbiano assistito a illeciti o ne siano venuti a conoscenza in relazione allo svolgimento della propria attività lavorativa possono inviare la segnalazione, usando il Modulo segnalazione violazioni.

Il modulo rappresenta un canale interno di Segnalazione e può essere oggetto di:

  • invio a indirizzo di posta elettronica prevenzionecorruzione@ic-torreboldone.edu.it
  • posta con busta sigillata recante la dicitura “riservata/personale”, indirizzandola alla Sede dell’Istituto scolastico, all’attenzione del Dirigente Scolastico.

È possibile inoltre:

  • invio a indirizzo di posta elettronica al RPCT drlo.prevenzionecorruzione@istruzione.it.
  • servizio postale indirizzandolo alla Sede dell’USR. Nel caso in cui la segnalazione avvenga tramite servizio postale, per poter usufruire della garanzia della riservatezza è necessario che la segnalazione venga inserita in doppia busta chiusa e che rechi all’esterno la dicitura “riservata/personale” e indirizzandola a: Responsabile per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza USR Lombardia.

Il Segnalante è consapevole delle responsabilità e delle conseguenze civili e penali previste in caso di dichiarazioni mendaci e/o formazione o uso di atti falsi, anche ai sensi e per gli effetti dell’art. 76 del d.P.R. 445/2000.

Il Segnalante DICHIARA inoltre di aver preso visione dell’informativa sulla Protezione dei Dati Personali (ai sensi dell’art. 13 del Regolamento Europeo n. 679/2016).

In ogni caso è garantita, da parte dell’Amministrazione ricevente, la riservatezza dell’identità del segnalante, fatti salvi i casi in cui non è opponibile per legge.

Cosa non rientra nel whistleblower?

  • Fatti e situazioni non conosciuti direttamente, ma riferiti da terzi.
  • Segnalazioni di rilevanza penale, già all’attenzione dell’Autorità giudiziaria.
  • Segnalazioni non provenienti da docenti, personale ATA, dirigenti scolastici o comunque pubblici dipendenti.
  • Segnalazioni generiche e poco circostanziate.
  • Segnalazioni di fatti ed episodi che non abbiamo a che fare con la corruzione.

Ulteriori informazioni: